NORD-OVEST DI SANTA CRUZ, PATAGONIA ARGENTINA
Scopri l’anima selvaggia di questa terra mozzafiato

Niente di meglio di una viaggiatrice e comunicatrice per progettare viaggi
Perché sono una consulente di viaggio?
Il mio percorso professionale è cresciuto e si è trasformato nel tempo. Per qualche motivo, voglio sempre andare oltre, ma mantenendo un punto fermo: far conoscere alle persone i mondi che scopro e che amo. È così che ho iniziato con la fotografia, poi con la fotografia notturna, quando ho scoperto cieli stellati meravigliosi e ho capito cosa mi stavo perdendo. Successivamente, mi sono formata come guida naturalistica per imparare ancora di più sul luogo in cui vivo e condividerlo con persone di tutto il mondo.
Quell’energia, quella scintilla di voler sempre fare un passo in più e condividere la mia visione, mi ha spinta a viaggiare per l’Argentina per anni, fino a quando sono finalmente approdata in queste terre della Patagonia Centrale che chiamiamo nord-ovest della provincia di Santa Cruz, famose per la Cueva de las Manos, Capelle di Marmo, Rotta 41 e molto altro ancora. Oggi, più che guidarti, voglio progettare insieme a te l’esperienza completa.
C’è una Patagonia da scoprire, quella meravigliosa Terra Incognita di cui ci hanno parlato tanti esploratori argentini ed europei. La scopriamo insieme?

Dalla prospettiva di una
camminatrice e lettrice
Come posso aiutarti
Vivere e lavorare in questa regione mi ha permesso di costruire una rete solida con chi la abita e di vivere le esperienze che offre: imprenditori, artigiani, guide e produttori locali. Da questo contatto reale e profondo, progetto itinerari personalizzati che partono sempre dal rispetto per la natura e l’identità del luogo.
Ogni viaggio si adatta agli interessi specifici del cliente, combinando esperienze autentiche e tematiche che spaziano dall’osservazione astronomica e la fotografia fino all’archeologia, alla botanica e al turismo culturale. Inoltre, fornisco materiale visivo e narrativo esclusivo affinché le agenzie possano comunicare con precisione e attrattiva queste proposte.
Progettazione di itinerari 100% personalizzati
Connessione diretta con fornitori locali di fiducia
Esperienze tematiche: fotografia, cieli bui, botanica, ecc
Materiale visivo per aziende
Possibilità di accompagnare come guida interprete

Il territorio che neanche Darwin
raggiunse ai suoi tempi
La “Terra incognita”,
la Patagonia nascosta.
Terra di Selvaggi, terra incognita… tra tanti altri aggettivi la troviamo su mappe e libri su questo angolo meraviglioso e selvaggio. Immediatamente si pensa al libro del nostro riferimento viaggiatore Darwin, eppure non si trova alcuna menzione di questo luogo. Bruce Chatwin, tanto noto a tutti per il suo famoso libro In Patagonia, cita solo brevemente una parte di questa vasta regione.
Eppure Giovanni Bosco, patrono della Patagonia anche italiano, sognò il parallelo 47 Sud, dove si erge un maestoso complesso vulcanico che ospita un ghiacciaio extra-andino, cosa poco comune. Tutto questo rende il nord-ovest di Santa Cruz unico, inesplorato e completamente diverso. Le distanze sono enormi, arrivarci non è così facilmente accessibile come forse gli europei sono abituati, ma questo lo rende ancora più affascinante e un luogo dove le masse non arrivano. Questo posto è per chi davvero vuole viverlo, non solo portarsi a casa cartoline che non guarderà mai più. Sarà un viaggio che ricorderanno per sempre, molto oltre le immagini.
ezperiencie autentiche lontane
dal turismo di massa
Perché scegliere
questo posto
Penso che, se sei arrivatə fin qui nella lettura, avrai già colto l’essenza del nord-ovest di Santa Cruz.
Luoghi come El Chaltén, El Calafate e Ushuaia sono diventati così turistici che ormai non si riesce più nemmeno a godere dei sentieri o dei paesaggi. Al contrario, questo territorio si conserva ancora intatto, con i ritmi lenti che caratterizzano e impreziosiscono la Patagonia, permettendo soggiorni pieni e piacevoli per chi ama contemplare.
Tra le attività che propongo ci sono l’avvistamento della fauna, escursioni geologiche, kayak nel lago più grande della Patagonia, uscite botaniche, osservazione dei cieli bui e cosmovisione dei popoli originari, cavallo nei parchi nazionali, trekking, arrampicata, tra altre proposte tematiche adattabili a ogni tipo di pubblico, ma sempre legate alla natura.

«Il paradosso patagonico: piccoli fiori in uno spazio immenso; per restare qui bisognava essere miniaturisti o interessarsi all’enormità degli spazi vuoti. Non esisteva una via di mezzo. O l’immensità del deserto o lo sguardo su un fiore minuscolo. In Patagonia bisognava scegliere tra il microscopico e il smisurato.»
Paul Theroux